NURIT STARK violino
GIOVANNI GNOCCHI violoncello

Musiche di Kurtág, Bach, Gubajdulina, Ravel

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G. Kurtág (1926*)

Selezione dai “Signs, Games, Messages” per violino solo e violoncello solo

J. S. Bach (1685-1750)

Selezione dalle Invenzioni a 2 voci

S. Gubajdulina (1931*)

“Rejoice!”, per violino e violoncello (1981)

  • Your Joy No Man Can Taketh from You
  • Rejoice with Them That Do Rejoice
  • Rejoice, Rabbi!
  • And He Returned to His Home
  • Listen to the Small Voice Within

M. Ravel (1875-1937)

Sonata in do maggiore per violino e violoncello (1922)

  • Allegro
  • Très vif
  • Lent
  • Vif, avec entrain

Nata in Israele, la violinista e violista Nurit Stark si è formata musicalmente a Tel Aviv, Berlino e Colonia, con Ilan Gronich, Haim Taub e il Quartetto Alban Berg. Ha debuttato all’età di 16 anni nel primo concerto di Paganini con la Israel Philarmonic diretta da Zubin Metha e da allora, le migliori orchestre del mondo la invitano, anche grazie al suo vastissimo repertorio che le consente di essere a proprio agio dal repertorio classico ai compositori contemporanei. Particolarmente significativa è stata la collaborazione, nell’ambito cameristico, con il pianista Cédric Pescia e il soprano Caroline Melzer. Molti Festival Internazionali l’hanno avuta come ospite, in particolare si ricordano quelli di Lockenaus, Schleswig Holtstein, il Ringhau Festival, Il Mozart Festival di Augsburg, il Wien Modern, il Donaueschinger Musiktage, il West Cork Festival, Il Pacific Music Festival di Sapporo, quello di Davos, il Tchekhov Festival di Mosca e l’Ensemble en Scène di Losanna. L’artista si è esibita negli USA, in Israele, in Giappone in sale rinomante quali la Carnagie Hall, la Philarmonie di Berlino, il Konzerthaus di Vienna, la Birminghan Symphony Hall , il Mozarteum di Salisburgo, la Tonhalle di Zurigo. La sua particolare attrazione per l’estetica musicale contemporanea, conduce spesso l’interprete a proporre, in prima esecuzione, lavori di Sofia Gubaidulina, György Kurtág, Valentin Silvestrov, Victor Suslin, Peter Eötvös, Peter Ablinger, Carola Bauckolt, Jennifer Walshe, Maxim Shalygin, Walter Zimmermann, Alessandro Solbiati, Isabel Mundry e Georg Nussbaumer. In varie occasioni, ha coinvolto molti celebri Teatri Europei quali il Burgtheater di Vienna, il Schaubuhne & Volksbuhne di Berlino, il Bobigny di Parigi, la Gessneralle di Zurigo, il Maillon di Strasburgo in lavori dove le arti visive si integrano con il violino in progetti di avanguardia musicale, come nel caso di una video installazione realizzata per introdurre alla musica di G. Kurtág. Nurit Stark ha potuto far affidamento sul sostegno delle fondazioni seguenti: Ernst von Siemens, Forber-Schneider e Otto &Regine Heim, la Fondazione America-Israele e la Kornhauser Foundation. La violinista è stata premiata nei Concorsi Internazioni G. Enescu, Leopold Mozart e Ibolyka Gyarfas di Berlino. La violinista ha inciso opere di F. Busoni, G. Enescu, E. Bloch, Clara & Robert Schumann, O. Messiaen e E. Bloch per violino e viola con Cédric Pescia al pianoforte, Il Cd dei Kafka Fragments di G. Kurtag con il soprano Caroline Melzer è stato premiato con il prestigioso German Record Critic prize nel 2015. Il suo debutto solistico discografico è apparso nel 2022, con una personale selezione di opere per violino e viola di B.Bartok, G.Ligeti, Sandor Veress e il lavoro a lei dedicata di Peter Eötvös, “adventure of the dominant seventh chord”. Nel 2019 l’artista è stata nominata professore incaricato all’Università della Musica e delle Arti di Stoccarda e dal 2023 ricopre lo stesso ruolo nella Haute Ecole de Musique di Ginevra. Nurit tiene spesso master class in Europa, guidando e sostenendo giovani interpreti nei loro percorsi formativi in un’epoca di sfide culturali significative. Suona un violino Pietro Guarneri di Mantova del 1710 e una viola di Albert Leicht, messa gentilmente a sua disposizione dal Dr. Peter Hauber.

Nato a Cremona e residente da anni a Salisburgo, Giovanni Gnocchi ha debuttato giovanissimo come solista in concerto per 2 violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma, che disse di lui: “è un giovane meravigliosamente pieno di talento, che darà un grande contributo alla musica ovunque egli vada”. É stato solista in contesti prestigiosi, piú volte a Salisburgo sotto la direzione di Gustavo Dudamel (“brillantezza tecnica ed evidente gioia nel far musica” ha scritto la critica austriaca), Christopher Hogwood, Carlo Rizzi, Daniel Cohen, Enrico Bronzi, Michele Spotti, Daniele Giorgi, Ernst Hoetzl, da Hong Kong alla Wiener Konzerthaus, alle grandi sale di Stuttgart, Manheim, Wiesbaden, Bonn e Salzburg, con la Zagreb Philharmonic Orchestra, Camerata Salzburg, Orchestra della Toscana, la Filarmonica della Fenice di Venezia.
Nelle recenti stagioni ha debuttato al Beethoven-Fest di Bonn come solista con l’Orchestra da Camera di Mantova, è stato invitato come solista e direttore dell’OGI-Orchestra Giovanile Italiana agli Amici della Musica di Firenze, ha suonato la Sinfonia Concertante di Prokofiev ed è stato protagonista al Teatro Petruzzelli di Bari col Concerto op. 85 di Elgar, e dal 2019 per un triennio è stato solista in residenza presso l’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, con la quale ha interpretato il Concerto per violoncello e Big Band di Friedrich Gulda, il Concerto op. 129 di Schumann e più volte il Concerto op. 107 di Shostakovich diretto da Daniele Agiman, Si è inoltre esibito al Festival Stradivari di Cremona nel Concerto di Haydn con l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza diretto da Alexander Lonquich, nel Concerto op. 33 di Saint-Saëns con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, nel Concerto di Nino Rota a Bari, in concerti cameristici in duo con Andrea Lucchesini, in un tour in Italia in duo con Roberto Cominati, di nuovo con Gulda al Viotti Festival come solista e direttore con la Camerata Ducale di Vercelli, in un concerto per ensemble di violoncelli al Musikverein di Vienna con Johannes Moser, Jerôme Pernoo, Jens-Peter Maintz, Wolfgang Emanuel Schmidt e nel Concerto in do di Haydn a Milano con Umberto Benedetti Michelangeli. Da anni si esibisce regolarmente in concerti da camera con Leonidas Kavakos, in duo con Alexander Lonquich e trio con Ilya Gringolts, con i membri del Quartetto Hagen, Marco Rizzi, Elizabeth Leonskaja, Itamar Golan, Pierre Amoyal, Pekka Kuusisto, Alena Baeva, Roman Simovic, Alexandra Conunova, Vadym Kholodenko, Cristian Budu, Wolfram Christ, Diemut Poppen, Alasdair Beatson, Herbert Schuch. Ha debuttato al Lucerne Festival in trio con Olli Mustonen e Alessandro Carbonare, in Giappone inaugurando la Ark-Nova Concert Hall, ed invitato nei festival internazionali Ljubljana Cello Fest in Slovenia, Ilumina Festival in Brasile, Järna Music Festival in Svezia, Delft Music Festival in Olanda, KotorArt Festival in Montenegro, Festival Musikdorf Ernen in Svizzera, Casals Festival di Prades, Festival Radio-France di Montepellier, Verbier Festival.
Ha tenuto concerti cameristici anche a Singapore alla Esplanade e un recital solistico per la Hong Kong International Cello Association alla Hong Kong City Hall. I prossimi appuntamenti lo vedranno impegnato nella partecipazione solistica e cameristica al Festival Résonances in Belgio (con Aleksander Madzar, Esther Hoppe, Liza Ferschtman), con il Triplo di Beethoven in Svizzera con Marco Rizzi, Adrian Oetiker ed Alexander Shelley, un tour in Messico e Cile, il Concerto di Elgar in Colombia con l’Orquesta Sinfónica Nacional e Olivier Grangean.
Sue esibizioni solistiche e cameristiche sono state trasmesse da RAI-Radio3, ORF-1 Austria, RTVS-Rádio Slovensko, Bayerische Rundfunk 4-Klassik e NPO-Radio4 in Olanda. Ha inciso repertorio solistico e cameristico per Deutsche Grammophone, Stradivarius e per il Mozarteum di Salisburgo. Vincitore del 1° Premio al Concorso “F. J. Haydn” di Vienna, del Borletti-Buitoni Trust Fellowship di Londra, Giovanni Gnocchi è laureato ai Concorsi violoncellistici Primavera di Praga, A. Janigro di Zagabria, e in duo con Mariangela Vacatello al Parkhouse Award alla Wigmore Hall di Londra. Giovanni inoltre ha lavorato per 8 anni come Solo-Cellist della Camerata Salzburg a stretto contatto con Leonidas Kavakos (2002-2010). È stato Guest Principal Cellist alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra con Daniele Gatti (2011-2012), guest principal nella Mahler Chamber Orchestra con Daniel Harding, Philharmonia Orchestra di Londra, Orchestra Mozart, co-principal cellist alla London Symphony con Valery Gergiev, e dal 2008 membro della Lucerne Festival Orchestra sotto la direzione di Claudio Abbado.
Nel 2012 ha vinto il concorso come Professore di violoncello all’Universität Mozarteum di Salisburgo. Ha studiato con Luca Simoncini, Rocco Filippini, Enrico Bronzi, Salvatore Accardo, Mario Brunello, Antonio Meneses, Natalia Gutman, David Geringas, Heinrich Schiff, in Austria con Clemens Hagen e in Inghilterra con Steven Isserlis, Ferenc Rados, Gabor Takàcs-Nagy e Sir András Schiff.