Una produzione originale AdM

IN.NOVA FERT ENSEMBLE

Clara Cocco – flauto
Mattia Cipolli – violoncello
Marco Pedrazzi – pianoforte
Francesca Tisano – voce recitante

Musiche di Crumb e Collettivo In.Nova Fert

L’ingresso è libero ma è consigliata la prenotazione scrivendo alla mail info@amicidellamusicamodena.it o per SMS/whatsapp al numero 329 6336877 (no chiamate vocali) indicando nome, cognome e numero dei posti da riservare.

Si prega di prenotare entro le ore 15.00 del giorno del concerto; le prenotazioni saranno valide fino a 15 minuti prima dell’inizio, per permettere ad eventuale pubblico non prenotato in presenza di accedere.

Collettivo In.Nova Fert

Voces (2021)¹

G. Crumb (1929*)

Vox Balaenae for three masked players (1971)

¹ Prima esecuzione assoluta

C’è un grande rimosso che investe a 360 gradi le nostre facoltà, forse non tanto di umani, quanto proprio di esseri senzienti: è il pensarci all’interno del mondo e non estranei ad esso. L’incapacità di accorgersi, ergo di capire, di sentire, di partecipare. La narrazione del binarismo uomo – natura è antica, ma tossica, perché creatrice di un esponenziale disadattamento rispetto ciò che è necessario. La sordità cognitiva, dunque, ha ottuso anche la sordità sensitiva: non sappiamo più ascoltare le ragioni del mondo naturale. Da qui l’idea totalmente acustica – d’altronde l’unica con cui ci è possibile credibilmente confrontarci – delle voci della natura, non da intendersi quali ricco repertorio dei suoi suoni né viceversa quali espressioni di allegorie, ma una via di mezzo: voci intese già come significante, voci come sinonimo esteso di messaggi e, se vogliamo, anche di istanze, racconti, narrazioni. Non dunque onomatopea e nemmeno antropomorfòsi, ma ideale ponte comunicativo tramite i suoni tra una sensibilità naturale ed una umana, moderna e artificiale. Tuttavia, l’intellegibilità di tale esperimento si deve necessariamente al supporto e alla presenza della parola: testi poetici, narrativi e scientifici di autori più e meno noti, accomunati da un chiaro afflato ecologico (tra gli altri, Italo Calvino, Andrea Zanzotto, Paul Valery, Dylan Thomas). Voces Naturae non è un’enciclopedia dell’ambientalismo o un report di Greenpeace, né un esaustivo saggio di filosofia etica. È un’opera d’arte che si presta ad una riflessione fugace, di appena un’ora, sulla instabilità dell’Antropocene, percorrendone alcuni “paesaggi”. Questo percorso trova una tensione creativa in un dialogo, dove più figurato e dove più esplicito, con il modello pioneristico fornito da Vox Balaenae di George Crumb, brano cult che risente l’influenza dell’ambientalismo storico – ricorrono oramai esattamente 50 anni dalla composizione -: con un’intuizione geniale Crumb immagina che la vita sulla Terra sia un canto e che le ere geologiche si susseguano come variazioni del canto stesso; l’apparizione dell’homo sapiens nel Cenozoico consuma il dramma della rottura con le origini e al contempo profetizza un futuro funesto di conflittuale rinnegazione; infine, un “notturno marino” per la fine dei tempi ripristina, nelle intenzioni dell’autore, la distensione, riportandoci all’acquatica e ancestrale dimensione iniziale. Per chi finiranno i tempi? Per l’uomo? O forse solo per la sua dissennata declinazione cenozoica? Di certo, sembra volerci dire Crumb, resta una natura ad assolvere imperturbabile il suo canto. Posto a conclusione dello spettacolo e a questo legato senza soluzione di continuità, Vox Balaenae ne suggella perfettamente i motivi ideali.

Collettivo In.Nova Fert

Il collettivo In.Nova Fert nasce spontaneamente nel 2017, tra le fila dei giovani studenti di composizione del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. Il nome, incipit celebre delle Metamorfosi di Ovidio, è anche parte del testo di un Triplum di Philippe de Vitry, ed è traducibile letteralmente “porta a nuove cose”. Ad oggi, In.Nova Fert è un’associazione composta da giovani compositori e strumentisti di diversa provenienza che operano sul territorio bolognese con l’intento di interpretare la contemporaneità orientando la propria ricerca artistica verso orizzonti nuovi e sperimentali, pur mantenendo un atteggiamento mai iconoclasta verso la tradizione.
Ad oggi il collettivo ha ricevuto anche alcune commissioni da festival e rassegne quali AngelicA di Bologna, EstOvestFestival di Torino, Amici della Musica di Modena e BiennaleMusica di Venezia.
Oltre all’attività più canonica di esecutori, compositori ed organizzatori, dedicano particolare attenzione ai progetti educativi, all’insegnamento ed alla divulgazione, tenendo alcuni laboratori nelle scuole elementari per conto della Regione Emilia-Romagna.