Coproduzione Amici della Musica di Modena / Fondazione Teatro Comunale di Modena

ENSEMBLE ZIPANGU
Maurizio Baglini pianoforte
Alberto Brini tromba
Fabio Sperandio direttore

Musiche di Mario Castelnuovo – Tedesco, Pavel Haas, Dmitri Šostakovič

BIGLIETTERIA
intero € 10
ridotto (Soci AdM sottoscrittori) € 5
ingresso gratuito Soci AdM sostenitori

Per informazioni e prevendita, si prega di contattare la biglietteria del Teatro Comunale Pavarotti-Freni al numero 059 203 3010 o alla email biglietteria@teatrocomunalemodena.it.

Mario Castelnuovo – Tedesco (1895-1968)

Trio d’archi Op.147 (1950) – Trascr. per orchestra di Fabio Sperandio:
Allegretto grazioso
Nenia – Molto Moderato
Vivace (Ritmico e balzante)

Pavel Haas (1899-1944)

Studio per orchestra d’archi (1943)

Dmitri Šostakovič (1906-1975)

Concerto per pianoforte, tromba e orchestra d’archi n.1 (1933):
Allegretto
Lento
Moderato
Allegro con brio

L’Ensemble Zipangu, fondato da Silvia Mandolini e Fabio Sperandio, trae il suo nome dall’omonimo pezzo di Claude Vivier che a sua volta riferito alla descrizione del Giappone, Gipangu, data da Marco Polo nel suo Milione e ha come scopo la diffusione e la promozione della musica del nostro tempo. Uno dei pochi esempi nel panorama europeo di orchestra d’archi esclusivamente dedita al repertorio contemporaneo, nasce all’interno del Teatro Comunale di Bologna dall’incontro tra colleghi provenienti da prestigiose scuole come Cremona (S. Accardo, B. Giuranna), Monaco di Baviera (A. Chumachenco), Hannover (H. Beyerle), Firenze (F. Rossi), attratti da nuovi repertori e dalla ricerca che le avanguardie propongono. Zipangu è prima di tutto una categoria della mente, il piacere della scoperta di panorami sonori nuovi, il coraggio di tentare là dove nessuno è ancora arrivato.
Dopo il debutto al Festival Angelica nel 2012, l’Ensemble Zipangu è stato invitato dai principali festival italiani come MITO a Torino e MICO a Bologna, con un concerto dedicato a Sofia Gubaidulina, presente in sala, in collaborazione con Fontanamix, dagli Amici della Musica di Modena e molti altri; in diretta su Radio3, dalla Cappella Paolina presso il Palazzo del Quirinale, si è esibito in un concerto con musiche di Britten, Vivier e Ligeti richiamando l’attenzione del pubblico e della critica.
Per la Fondazione del Monte di Bologna, ha curato l’esecuzione di concerti incentrati sulle donne compositrici, dando spazio a prime italiane e mondiali di autrici quali Silvia Colasanti, Ada Gentile e la bolognese Serena Teatini. Ha collaborato con Angelica 2015, eseguendo una prima europea di Large House di Cassandra Miller e musiche di Charlemagne Palestine con lo stesso autore in veste di performer e su invito di Nicola Sani per il festival BolognaModern #2 ha celebrato gli ottanta anni di Azio Corghi con un concerto monografico, ripercorrendo le tappe della sua evoluzione creativa.

Pianista visionario, con il gusto per le sfide musicali, Maurizio Baglini ha un’intensa carriera concertistica internazionale. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival, tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival, “Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia. Ha suonato come solista con importanti compagini tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Gustav Mahler Jugendorchester, l’Orchestre Philharmonique de Monaco, la New Japan Philharmonic Orchestra, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e con direttori quali Luciano Acocella, Francesco Angelico, Marco Angius, John Axelrod, Antonello Allemandi, Umberto Benedetti Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Filippo Maria Bressan, Marcello Bufalini, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniel Cohen, Howard Griffiths, Armin Jordan, Seikyo Kim, Emanuel Krivine, Antonello Manacorda, Karl Martin, Donato Renzetti, Corrado Rovaris, Ola Rudner, Daniele Rustioni e Maximiano Valdes, Tobias Woegerer. È il solista dedicatario di Tre Quadri, Concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei, che ha eseguito in prima assoluta con l’OSN Rai diretta da Tito Ceccherini in streaming su Rai Cultura, Rai Radio 3, EuroRadio e in onda su Rai5 a novembre 2020. Nel Settembre 2021, Tre Quadri é stato eseguito da Baglini e Ceccherini, ancora una volta con l’OSN Rai, in prima esecuzione mondiale con pubblico, al Teatro alla Scala di Milano, per il Festival Milano Musica. Accolta da ottime recensioni, la sua produzione discografica per Decca/Universal comprende musiche per tastiera di Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti e Mussorgsky e la collana Live at Amiata Piano Festival. Baglini sta inoltre realizzando l’integrale pianistica di Schumann e i primi 5 cd sinora disponibili sono già considerati un punto di riferimento interpretativo. È tra i pochi virtuosi al mondo a eseguire la “Nona Sinfonia” di Beethoven nella trascendentale trascrizione pianistica di Liszt. Dal 2008 a oggi è stato invitato a cimentarsi dal vivo in questo vertiginoso capolavoro su molti prestigiosi palcoscenici – in città tra cui Roma, Milano, Cremona, Parigi, Monaco, Tel Aviv, Beirut, Rio de Janeiro – e nel 2020 ha superato la cifra record di cento esecuzioni. Ha dato vita all’innovativo progetto “Web Piano” nel quale le sue interpretazioni dal vivo – dal Carnaval di Schumann ai Quadri di un’esposizione di Mussorgsky o Images di Debussy – sono accompagnate dalle videoproiezioni dell’artista Giuseppe Andrea L’Abbate (La Roque d’Anthéron, Lisztomanias, Châteauroux, Emilia Romagna Festival). Appassionato anche del repertorio cameristico, ha condiviso il palco con Kristóf Baráti, Enrico Bronzi, Gautier Capuçon, Renaud Capuçon, Cinzia Forte, Corrado Giuffredi, Andrea Griminelli, Gabriele Pieranunzi, Roberto Prosseda, Massimo Quarta, il Quartetto della Scala e altri illustri colleghi. Dal 2006 forma un duo stabile con la violoncellista Silvia Chiesa, con la quale ha all’attivo oltre 250 concerti in tutto il mondo. È il direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, la rassegna musicale internazionale che ha fondato nel 2005 e che dal 2015 si svolge al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso (Grosseto, Toscana). Dal 2013 è consulente artistico per la musica e la danza del Teatro Comunale “Verdi” di Pordenone che in questi anni ha realizzato concerti esclusivi per l’Italia, ha dato vita a una collana editoriale in collaborazione con Ets ed è diventato il principale partner della Gustav Mahler Jugendorchester nei suoi tour europei. Nel 2019 è stato nominato Socio Onorario dell’Aiarp, l’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti «per gli alti meriti e gli importanti contributi artistici che la sua attività ha portato alla causa del pianoforte». Suona un grancoda Fazioli.
“Magnifico interprete” (L’Espresso)
“Raffinato, suggestivo, profondo” (Il Sole 24 Ore)
“Interprete vivido” (Suonare News)
“Acutezza e curiosità di visione” (Classic Voice)
“Consigliatissimo” (Internazionale)
“Nitore e rigore” (Amadeus)
“Fervido e brillante” (Venerdì di Repubblica)
“Superbo” (Classica)
“Convincente” (American Record Guide) “Interprete autentico” (Musica)

Fabio Sperandio, nato da una famiglia di musicisti, si diploma in violino con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto musicale pareggiato “O. Vecchi” di Modena e si perfeziona poi con Salvatore Accardo presso l’accademia W. Stauffer di Cremona e con Ana Chumachenco alla Musikhochschule di Monaco di Baviera. Come primo violino, ha collaborato con importanti direttori come C. M. Giulini, R. Muti, E. Inbal, Z. Mehta in numerosi teatri italiani (Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Verdi di Trieste, Orchestra RAI di Torino ecc.) e tedeschi, sviluppando una forte passione per la direzione d’orchestra. Si è avvicinato allo studio della direzione seguendo i corsi di Piero Bellugi a Firenze con la Florence Sinfonietta e Ralf Weickert , ha frequentato poi la classe di Luciano Acocella al Conservatorio di Bologna e ha concluso gli studi, specializzandosi nel repertorio contemporaneo, con Arturo Tamayo, dirigendo Zeitmasse di Stockhausen. Ha compiuto studi di composizione con Silvia Colasanti e Paolo Geminiani.
Alberto Zedda lo ha definito un direttore dalla gestualità bella , morbida e chiara, elegante e autorevole, di ottima corrispondenza col contesto musicale e Donato Renzetti lo ha scelto per dirigere Le Nozze di Figaro con la regia di Leo Muscato a Cagli con l’Orchestra Filarmonica G. Rossini di Pesaro.
Ha debuttato a Berlino per MärzMusik2013 in un brano di B. Ferneyhough per grande orchestra dirigendo la Konzerthaus Orchester.
Da sempre legato ai linguaggi contemporanei, ha fondato con membri del Teatro Comunale di Bologna, nel 2012, Ensemble Zipangu, con il quale si è fatto promotore della musica del nostro tempo.
Sensibile alla diffusione del repertorio contemporaneo anche tra i giovanissimi, in sinergia con il DAMS di Bologna, la Filarmonica del Teatro Comunale, i Conservatori di Padova e Bologna e la rete di scuole “Musicalliceo”, ha curato un progetto sulla Suite dal Pollicino di W. Henze che ha ottenuto una nota di merito al Premio Abbado per la scuola e che è stato ospitato dal Cantiere Internazionale di Montepulciano. Porta avanti il progetto “Musica, un ponte tra i popoli” che attraverso la musica, a Forlì tutti gli anni unisce giovani musicisti provenienti dall’area balcanica e da tutta Europa.
Nel 2017 Nicola Sani lo ha invitato a chiudere il festival Bologna Modern#2, in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna e Musica Insieme, con un concerto monografico per gli ottanta anni di Azio Corghi, apprezzato notevolmente dalla critica, con il soprano Laura Catrani e il pianista Maurizio Baglini. Nel 2018 inoltre è stato invitato a dirigere per il Teatro G. Verdi di Pordenone, l’Histoire du Soldat di Stravinskij nella versione originale con la regia di Gianni e Menoventi/e-production e l’Orchestra di Padova e del Veneto con un programma di musica sacra contemporanea che prevedeva la prima esecuzione italiana di In Spe di A. Pärt. Con i solisti dell’Orchestra Filarmonica di Bologna ha inaugurato l’omonima stagione di musica da camera con la suite dell’Histoire du soldat e musiche di D. Baker. E’ uscito il suo primo cd, alla guida dell’Ensemble Zipangu, con la registrazione della prima mondiale di A large house di Cassandra Miller per archi e percussione e musiche di C. Palestine per i Dischi di Angelica.
Ha diretto l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra di Roma 3, la Udine Sinfonietta, l’Orchestra Filarmonica Rossini, la Florence Sinfonietta, l’Ensemble Concordanze, l’Ensemble 900 di Lugano e la Konzerthaus Orchester di Berlino.